I fichi: preziosi scrigni di Salute
Già dall’antichità, i fichi erano molto apprezzati e facevano parte integrante dell’alimentazione estiva. In alcune civiltà, come quella greca, erano considerati sacri e venivano piantati in prossimità dei templi e dei più importanti edifici pubblici. Il Salento vanta una ricca piantagione, il clima ha reso habitat ideale per la sua crescita tanto che, l’albero di fico è ancora oggi una delle più importanti ricchezze non solo dal punto della prelibatezza locale, ma soprattutto per patrimonio agricolo e paesaggistico.
I fichi sono una fonte naturale e preziosa di nutrienti, ottimo frutto ricostituente in estate, perché sono energetici per il buon apporto di zuccheri e pertanto consigliati in quelle categorie di soggetti in cui il fabbisogno energetico deve essere più alto, come ad esempio donne in gravidanza, bambini, sportivi, anziani. D’altra parte, visto il quantitativo di zuccheri sono sconsigliati per diabetici. Inoltre, i fichi sono una fonte preziosa di fibra alimentare infatti sono consigliati a chi ha problemi di stitichezza in quanto ne favoriscono il transito intestinale. Da non dimenticare il buon apporto di micronutrienti quali minerali e vitamine.
Dal punto di vista nutrizionale cosa sapere?
Tipici del periodo estivo (agosto-settembre), i fichi sono ricchissimi di acqua (circa 80%), di vitamine A, B1, B2, B3 e C e di minerali tra cui ferro e calcio (in quantità maggiore) ,potassio e magnesio (in quantità minore), buon apporto di fibra alimentare; per quanto riguarda gli zuccheri, in realtà un fico di per se non è poi così tanto zuccherino, ma visto che uno tira l’altro è facile “sgarrare” , quindi il consiglio è quello di non esagerare soprattutto per chi soffre di patologia diabetica. Inoltre,contengono preziosi naturali in particolare polifenoli, che svolgono azione antinfiammatoria e prevengono il rischio di sviluppare tumori e malattie dell’apparato cardiocircolatorio.
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Curiosità. Anticamente per i nostri “nonni”, il fico era considerato uno degli spuntini più preziosi, l’amore per la propria Terra, il Salento, era per loro un modo per guadagnarsi da vivere, ma forse anche un piacevole passatempo. La grande varietà di fichi presenti lungo tutto il territorio Salentino, permetteva ai contadini di trovarli facilmente nella campagne e ricordo molto bene anche i racconti dei miei nonni, spesso mettevano in tasca qualche fico per consumarlo come spuntino.
Con questo frutto si possono inoltre preparare squisite ricette; spetta merito ed attenzione per la sua unicità e storia la ricetta “Fichi secchi e mandorla” , detto anche il dolce dei poveri. Già allora i nostri nonni intuirono che questi piccoli frutti erano speciali, averli solo in estate era una grande conquista arrivata dalla Terra, ma pensarono bene di “inventare” una ricetta che potevano ritrovare durante lungo inverno; infatti è una ricetta ancora oggi molto apprezzata. I fichi raccolti privi di buccia vengono tagliati (“spaccati”) in due e messi al sole ad essiccare, successivamente si prendono due metà e si mette all’interno una mandorla tostata, si chiudono e si fanno tostare ancora in forno per qualche minuto. Anticamente venivano usati i caratteristici forni a legna che si trovavano in paese, oggi chi è più fortunato riesce ancora a trovare questi caratteristici forni gestiti da attenti fornai, altrimenti si possono preparare i classici camini presenti in casa o si utilizza il moderno forno da cucina.Una volta fatti raffreddare, si conservano in vasi di vetro e durante tutto l’inverno quando si vuole fare uno spuntino diverso dal solito, è subito pronto. Dal punto di vista energetico è davvero eccezionale, sia per le proprietà del fico secco molto più calorico rispetto a quello fresco, sia per le caratteristiche nutrizionali della frutta secca (mandorla).
Altre squisite ricette sono la marmellata di fichi, ciambella fatta in casa con fichi e tante altre.
I fichi si possono utilizzare anche come rimedi naturali, si può preparare per esempio un decotto di fichi secchi facendo bollire un paio di frutti tagliati grossolanamente e bevendo la tisana ottenuta per curare la tosse.